Bloccato l’ingresso di Tecnoparco: i cittadini in rivolta scendono in strada

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Pisticci Scalo si è mossa: i cittadini, stanchi dell’ennesimo odore nauseabondo che ha colpito il borgo, si sono presentati davanti ai cancelli dell’azienda Tecnoparco Valbasento per protestare tutto il loro dissenso per una puzza che rende invivibile la zona. Circa un centinaio i manifestanti, con la presenza anche del Sindaco di Pisticci Vito Di Trani e della sua amministrazione, giunta a Pisticci Scalo a fianco dei suoi cittadini. Allertato anche il Prefetto di Matera che ha inviato alcuni tecnici dell’ARPAB per effettuare controlli e analisi sulla situazione ambientale in Valbasento; giunti a Pisticci Scalo, gli stessi tecnici hanno manifestato il loro disappunto circa i miasmi e l’evidente situazione di disagio della comunità, con odori che andavano ben oltre la soglia consentita. I cittadini si sono raccolti proprio all’ingresso dell’azienda, rendendola inaccessibile alle autocisterne che dalla Val d’Agri trasportano i reflui del petrolio in Valbasento. L’annuncio del blocco impazza anche sui social network, con numerosi cittadini di Marconia, Pisticci e addirittura Potenza che sono giunti a Pisticci Scalo per sostenere la comunità locale nella sua lotta.
Intorno all’01:00 è giunto il responsabile dell’Area Ambiente Tecnoparco Scarcelli che ha accompagnato i tecnici e il Sindaco nelle vasche per raccogliere campioni da analizzare al fine di verificare lo stato ambientale della zona, ma, a causa di scarsa visibilità, è stato impossibile avvicinarsi alle acque delle vasche; così le uniche analisi effettuate sono state quelle sui Composti Organici Volatili (VOC) nell’aria, con punto più alto di rivelazione presso la vasca S25B.
Intorno alle 4 del mattino il presidio di occupazione dell’ingresso di Tecnoparco si è concluso, con il Sindaco che adesso aspetterà la relazione ufficiale dei tecnici giunti nella valle prima di prendere una decisione.
Il blocco della notte del 16 giugno è stato solo l’inizio per la comunità di Pisticci Scalo che, più battagliera che mai, è pronta a continuare la sua guerra per tutelare la salute: una comunità più volte illusa, tradita e abbandonata dalle istituzioni che ora, con le sue forze, proverà a lottare per cancellare il disagio con cui “convive” da troppi anni.

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