Esplode la rabbia a Bernalda per gli importi della TARES

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La cittadinanza di Bernalda è in rivolta. Infatti, qualche giorno fa sono giunti i bollettini di pagamento della tassa cara all’ultimo governo, quello di Enrico Letta, la TARES, e i bernaldesi hanno dovuto fare i conti con uno sproporzionato aumento del 300%. Inoltre il pagamento deve avvenire in un’unica soluzione, senza alcuna possibilità di dilazioni. La TARES è la tassa sui rifiuti e sui servizi, introdotta nel 2011 per sostituire la TARSU. Il calcolo della somma dovuta è basato sulla superficie dell’immobile di riferimento, il numero dei residenti, l’uso, la produzione media dei rifiuti ed altri parametri.
Ma la vera beffa per i bernaldesi è il fatto che è attiva da quasi un anno la raccolta differenziata porta a porta, gestita dalla Tradeco di Altamura: questo servizio di differenziazione dei rifiuti dovrebbe portare, come in tutti gli altri comuni, vantaggi economici ai fruitori del servizio, ma nel comune basentano non è stato assolutamente così.
I cittadini, giunti i bollettini nelle case, sono rimasti stupefatti per cifre inimmaginabili: è scoppiata subito la rivolta sul web e nelle case dei bernaldesi che si sono visti ancora una volta presi in giro dalle istituzioni locali e nazionali: infatti, invece di stringersi attorno al cittadino, queste istituzioni lo mortificano con tasse astronomiche e impossibili da pagare.
Una situazione molto tesa, quindi, che è sfociata in una raccolta firme da destinare al commissario prefettizio Ermelinda Camerini al fine di sospendere il pagamento della pesante tassa per rivederne importi e modalità di pagamento. Già ieri sono state raccolte, nei vari punti del centro ionico, moltissime firme e il numero è destinato ad aumentare vertiginosamente. E si prevedono altre iniziative al fine di fermare un’ingiustizia che sembra, a detta di molti, palese.
La cittadinanza vuole mettere le istituzioni con le spalle al muro: chissà se la volontà popolare sarà tenuta in considerazione o, come spesso accede negli ultimi anni, rimarrà una voce nel deserto.

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