Il Comitato “No Gassificatore” all’attacco. Intanto il Comune di Bernalda ricorre al TAR

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Continua l’azione del Comitato “No Gassificatore Bernalda e Metaponto” che, da ormai alcune settimane, combatte contro il progetto di Lucania Ambiente Srl che prevede la costruzione di un impianto di compostaggio e pirogassificazione presso zona Pantanello, in agro bernaldese. Lo slogan che stimola la lotta del comitato civico è “Non Bruciare Salute e Futuro”: chiaro il riferimento alla combustione di rifiuti che si verificherebbe presso l’impianto jonico. La prima Assemblea Pubblica sulla questione si è tenuta presso Metaponto Borgo, con i membri del comitato che hanno descritto nel dettaglio i contenuti del progetto di Lucania Ambiente, già sottoposto a Giudizio Favorevole di Compatibilità Ambientale da parte della Giunta Regionale di Basilicata. “Si tratta di un impianto di produzione di compost organico di qualità e di materia prima ricavati da processi di digestione anaerobica di rifiuti differenziati, organici e non per produzione di combustibile solido secondario (CSS) e pirogassificazione a fini energetici – precisano dal Comitato- Siamo preoccupati per la situazione ambientale del nostro territorio e per il futuro della nostra comunità: nel secondo dibattito tenutosi a Bernalda abbiamo ospitato il Vice Presidente di ISDE, Associazioni Medici per l’Ambiente, Ferdinando Laghi il quale ha trattato in modo chiaro, e con dati scientificamente provati, la problematica inerente tutti i processi termici sui rifiuti, nonché le conseguenti emissioni sia sulla salute umana che sull’ambiente, interessando la catena alimentare e con risultati letali per la vita dell’uomo anche dopo decine di anni, addirittura giungendo ad interessare l’apparato genetico e quindi le generazioni future”. Nell’ultimo dibattito tenutosi a Bernalda, oltre ad una importante partecipazione di pubblico, interessante è stato il confronto con esponenti della società Lucana Ambiente presenti in sala: ” Il progetto – sintetizzano i membri di “No Gassificatore”-a fronte di una dichiarata produzione di “un incerto compost di qualità” (circa 10.000 t/a) – proveniente da raccolta differenziata , come da scarti alimentari scaduti, da fanghi alimentari e di depurazione – è soprattutto finalizzato alla produzione di circa 32.000 t/a di CSS mediante un piro-gassificatore di circa 1 megawatt di potenza. Si può chiaramente dedurre che esso è suscettibile di essere ampliato e affiancato in futuro da altri, di potenza multipla”. Il Comitato, inoltre, sottolinea la presenza di numerose lacune ed anomalie nell’iter di presentazione e autorizzazione del progetto, lacune confermate anche dal Comune di Bernalda che, oltre a sancire la propria contrarietà al progetto con delibera di Giunta, ha ufficialmente annunciato l’intento di presentare un ricorso al TAR di Basilicata contro la delibera regionale riguardante l’impianto da realizzare in zona Pantanello, atto emesso lo scorso 22 dicembre. Mentre la questione arriva nelle opportune sedi giudiziarie, il Comitato “NO Gassificatore Bernalda e Metaponto” annuncia nuove manifestazioni a tutela di un’area, quella di Pantanello, che ospita resti archeologici dell’antica Metaponto. Nei vari dibattiti si è sottolineata la vocazione turistica e agricola del Metapontino e la volontà di tutelare il patrimonio storico del territorio.

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