IL LUCANO GIUSEPPE BRUNO RICONFERMATO VICEPRESIDENTE NAZIONALE DI FEDERSOLIDARIETA’ CONFCOOPERATIVE

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Il lucano Giuseppe Bruno è stato riconfermato vice presidente nazionale di Federsolidarietà Confcooperative.
Ieri, 15 luglio, a Roma, si è tenuto il consiglio Nazionale di Federsolidarietà/Confcooperative, la più grande federazione della cooperazione sociale, che rappresenta 6052 cooperative sociali ( di cui 26 consorzi) impegnate nei settori socio assistenziale, sanitario ed educativo e nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
All’unanimità del Consiglio Nazionale è stato eletto il Consiglio di Presidenza e i Vice Presidenti. Bruno Giuseppe già presidente regionale, è stato confermato Vice presidente Nazionale.
“E’ un riconoscimento importante anche per l’intera regione Basilicata che conferma il grande lavoro che la cooperazione sociale di confcooperative in questi anni ha prodotto” ha dichiarato Giuseppe Bruno. “Siamo in una fase storica – ha aggiunto- ove occorre agire con la massima coesione possibile, soprattutto con idee chiare e strategie per valorizzare quanto la cooperazione sociale ha dimostrato di concretizzare in questi anni. Oggi lo scenario evoluto richiede maggiore impegno ma soprattutto una istituzione pubblica capace di ascoltare e recepire le proposte di futuro per le nostre comunità e i nostri giovani. Federsolidarietà Confcooperative, oggi nel solco anche dell’Alleanza delle cooperative sociali, agisce quotidianamente con le passioni, talenti, persone che lavorano per assistere le persone anziane, disabili, i ragazzi i nostri bambini, futuro della regione”.
Federsolidarietà/Confcooperative conta 228.00 soci di cui 22.500 volontari, circa 224.000 lavoratori di cui 15.600 soggetti svantaggiati. Il fatturato aggregato, nel 2012, superava i 6 miliardi di euro. Numeri di significato. Federsolidarietà, infatti, rappresenta circa il 55% dell’occupazione totale della cooperazione sociale in Italia e pressoché il 17% dell’occupazione dell’intero settore non profit. Non solo, le cooperative sociali della Federazione hanno una capacità di inserimento lavorativo dei disabili ben 25 volte superiore rispetto al resto del sistema economico.

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