Intervista a Eligio Iannuzziello, candidato consigliere alla Regione Basilicata

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Oggi vi proponiamo l’intervista fatta a un giovane candidato alla carica di consigliere regionale, Eligio Iannuzziello, schierato nelle fila di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà). Iannuzziello, classe 1982, è un brillante avvocato di Pisticci ed è uno dei più giovani candidati, alle regionali, di tutta la provincia di Matera.
Buona lettura.

La situazione politica in Basilicata, durante questa campagna elettorale, è molto singolare. I due maggiori schieramenti politici, Partito Democratico e Popolo della Libertà, hanno trovato in extremis una soluzione sulle candidature alla carica di presidente; Sel decide di non correre al fianco del PD; l’incognita del Movimento 5 stelle. Secondo lei, quali sono gli scenari che potrebbero delinearsi dal 19 novembre?

Le fasi concitate che hanno portato alla formazione delle liste dimostrano come all’interno dei due maggiori schieramenti vi sia non solo confusione ma anche litigiosità, vi sia cioè quella stessa litigiosità che ha imperato nelle fasi conclusive della consigliatura e che, assieme a scontrinopoli, ha determinato la fine dell’era DE FILIPPO. Le motivazioni di questo forte scontro sono da ricercare nel mutamento degli assetti interni ai due maggiori partiti e, di conseguenza, nel mutamento degli interlocutori che dovranno occuparsi della gestione delle nuove concessione petrolifere. Inoltre, in Basilicata stiamo assistendo in anteprima al clima di scontro e di fortissime divisioni che caratterizzerà le fasi congressuali nazionali del PD e del PDL che, probabilmente, offrirà una nuova composizione sia del centro – sinistra che del centro -destra. Il timore principale per i lucani, quindi, può essere rappresentato dalla formazione di un consiglio regionale fortemente litigioso e mutato rispetto alle compagini elettorali proprio in conseguenza dei congressi nazionali. Per quanto riguarda il Movimento 5 stelle, disattendendo le aspettative ed incapace di assumersi la responsabilità di governare, otterrà un risultato fortemente ridimensionato rispetto alle elezioni politiche. La conseguenza di questo crollo potrebbe essere un forte astensionismo. In questa situazione di forte confusione noi di SEL abbiamo deciso di incentrare la nostra azione la politica ed il nostro programma incentrato su tutte quelle tematiche quali l’ambiente, il lavoro, il reddito minino, le politiche sanitarie che attualmente non sono presenti nell’agenda politica del centro-sinistra. Su queste tematiche, purtroppo, non troviamo nel PD un interlocutore affidabile. Ed infatti, il nostro porci fuori dal centro-sinistra vuole anche essere un segnale per spingere il PD ad occuparsi di temi di sinistra.

 

Alla luce dell’attuale legge elettorale che prevede l’elezione di 6 consiglieri nella provincia di Matera, e visto l’alto numero di candidati, cosa l’ha spinta a candidarsi?

Sicuramente questa tornata elettorale è complicata sia per l’elevato numero dei candidati sia per l’esiguo numero di seggi che ci vede fortemente penalizzati rispetto alla Provincia di Potenza . E’ pur vero che questi fattori sono una costante di ogni elezione. Pertanto, al netto di queste incognite, ritengo che la partita politica debba giocarsi attraverso l’utilizzo di argomenti politici e grazie all’autorevolezza delle proposte programmatiche formate attraverso la costante presenza sui territori. Alla luce di tutto questo ritengo che, dopo la mia esperienza all’interno della segreteria regionale di SEL in qualità di responsabile dell’organizzazione ed a seguito della mia lunga formazione nel partito, sia a livello cittadino sia a livello provinciale, di essere pronto a dare un contributo nell’amministrazione della regione.

 

Sel ha deciso di correre da sola con la lista “BASILICATA 2.0 LA SCELTA COMUNE” e Maria Murante come candidato presidente. Quali i motivi di questa scelta?

Abbiamo chiesto al PD di sottoscrivere una carta di intenti con la quale dare un taglio netto con il passato e con tutte le persone coinvolte in scontrinopoli. In risposta il PD non solo non ha dato rotto con il passato ma ha candidato persone coinvolte nell’inchiesta giudiziaria dei rimborsi. Da quel momento in poi è stato chiaro che questo centro sinistra non ci apparteneva e che era necessario creare una nuova sinistra alternativa.

 

In caso di vittoria, quali sono le istanze del territorio che vorrebbe portare in seno al Consiglio regionale?

Una delle prime istanze che porterò in seno al Consiglio regionale in caso di vittoria è la spinosa problematica della messa in sicurezza del territorio. L’alluvione di ottobre, infatti, ha indicato chiaramente come il nostro territorio sia completamente privo di quella manutenzione, cura ed accorgimenti tecnici necessari ad evitare catastrofi che danneggino l’agricoltura mettendo in ginocchio un settore dell’economia già molto provato ed in piena crisi. Un altro intervento che ritengo si debba affrontare sia è quello relativo alla manutenzione delle strade. Intere comunità sono tagliate fuori dalle vie di comunicazione ed isolate. Emblematico è il caso di Craco ed incomprensibili sono i ritardi nella ricostruzione del ponte crollato. Comunque, in generale, è l’intera rete infrastrutturale che necessita ingenti investimenti. È necessario, infatti, intervenire nell’ammodernamento della rete ferroviaria, così come è importante attivare la pista Mattei. Non deve essere trascurato, poi, l’ambiente. In particolare, si devono avviare immediatamente le procedure di bonifica della val Basento. Il problema della disoccupazione giovanile in Basilicata è palese.

 

Ogni anno sempre più giovani preferiscono trasferirsi oltre i confini regionali alla ricerca di un’occupazione. Vista la sua età che la accomuna ai giovani lucani, cosa si sente di dire loro?

Io mi sento di dire ai giovani lucani di non abbandonare la loro terra. Certo sono consapevole che attualmente non ha molto da offrire anche a causa delle politiche scellerate di chi ha governato fin ora la nostra regione. Dico loro di scommettere sulla Basilicata perché a nostra bella regione ha tanto da offrire in termini di turismo, agricoltura e risorse petrolifere. Tali risorse possono e devono essere sfruttate al meglio nel rispetto della persona e dell’ambiente, per creare lavoro e futuro. Ed è questo che Sel ed io intendiamo fare in modo da permettere ai giovani lucani emigrati per cercare lavoro di ritornare nella propria regione, così come ho fatto io.

 

La regione Basilicata è un territorio molto ricco di materie prime come l’acqua, il gas, il petrolio. Proprio le estrazioni di quest’ultimo sono state oggetto di polemiche. Come si pone lei e Sel dinanzi a questa istanza?

Noi riteniamo che non debbano essere autorizzate nuove perforazioni e venga messo in sicurezza al più presto il pozzo di Reiniezione. Inoltre, pretendiamo che sia chiaro tutto il ciclo di trattamento dei fanghi e che si ricontrattino le Royalty in modo da aumentarne la percentuale e le possibilità di utilizzo.

 

Ci dica 3 motivi per i quali gli elettori lucani dovrebbero votarla.

Gli elettori dovrebbero votarmi per rompere con il passato e con le politiche clientelari e scellerate che hanno caratterizzato le amministrazioni passate. Per dare una chance di riscatto e di rivincita alla regione. Per premiare l’onestà e l’impegno di chi ritiene che la basilicata non debba essere considerata terra da razziare e fruttare ma risorsa da far crescere.

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