Intervista esclusiva a Piernicola Pedicini, candidato presidente della regione Basilicata nella lista del Movimento 5 Stelle

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Fra un mese esatto gli elettori lucani saranno chiamati alle urne per eleggere i membri del consiglio regionale e il presidente della giunta regionale di Basilicata. Piernicola Pedicini, candidato presidente (portavoce, nel gergo dei “pentastellati”) del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Basilicata, si è recato alcuni giorni fa nella zona del Metapontino per dare un contributo di vicinanza alle popolazioni colpite dal nubifragio e per verificare, di persona, le conseguenze provocate dall’alluvione che ha interessato la zona. Piccolo sopralluogo a Marconia di Pisticci, segno di interessamento a questo territorio, accompagnato dal candidato consigliere locale del movimento di Beppe Grillo, Filippo Ambrosini.
Molti gli argomenti sviscerati durante l’intervista: dal forte rischio idrogeologico della regione Basilicata alla questione petrolio, dall’inquinamento ambientale al decollo del settore turistico.
Buona lettura.

 

Venendo a Marconia di Pisticci ha potuto constatare, con i suoi occhi, lo scempio provocato dalla natura e gli ingenti danni subiti da questa popolazione. Visto che la Basilicata è classificata come regione ad alto rischio sismico e orograficamente difficile da gestire per via della presenza di catene montuose e numerosi corsi d’acqua, in caso di vittoria come intende intervenire per limitare e prevenire il dissesto idrogeologico?

Noi siamo venuti per farci un’idea precisa dell’entità del danno provocato dall’alluvione e per capire se ci siano delle responsabilità politiche nella gestione del territorio. In effetti è palesemente visibile la cattiva gestione. La prima cosa che abbiamo visto sono gli edifici costruiti negli alvei dei fiumi, nei corsi naturali delle acque; strade e costruzioni che impediscono il naturale deflusso delle acque, canalizzazioni insufficienti a smaltire le acque in eccesso. Tutto ciò si va a sommare ad una circostanza così importante dal punto di vista meteorologico. La nostra posizione, come Movimento 5 Stelle, è basata sul rispetto della natura. Sul rispetto in generale, perchè intervenire a evento avvenuto costa molto di più per i cittadini; invece effettuare una sana prevenzione è anche una sorgente di posti di lavoro. Quindi, con la prevenzione, si spendono meno risorse per arginare i danni e si creano le condizioni per favorire una crescita dei posti di lavoro.

 

Lei è un fisico medico al CROB di Rionero in Vulture, struttura regionale nella quale si affrontano patologie difficili da curare come tumori, leucemie. Molti sono i cittadini della Costa Jonica che si recano a Rionero per la somministrazione di cure contro queste malattie, conseguenza di un territorio inquinato nell’acqua, nell’aria e nei terreni. Vedi Melfi, Tito Scalo, Valbasento, Viggiano. L’inquinamento è un dato di fatto. Quali sono i primi interventi che lei ha in mente per contrastare questo fenomeno?

Il programma del M5S è molto dettagliato in merito. La questione ambiente, fortemente legata alla questione salute, è una delle prime istanze che il movimento vuole affrontare. Il tema complessivo è quello della prevenzione primaria; bisogna prevenire le cause di accrescimento di malattie cercando di rendere sano l’ambiente in cui viviamo. Va considerato che il CROB tratta solo una piccola parte dei pazienti affetti da patologie, perchè molti cittadini si recano fuori regione per curarsi. E oltre ai tumori ci sono altre patologie riscontrate nella popolazione lucana come la sclerosi laterale amiotrofica e la sclerosi multipla, che sono associate alla presenza di metalli pesanti negli idrocarburi.
Oltre a questo problema, c’è un punto preciso che noi vogliamo affrontare ed è quello di ripartire adeguatamente le risorse ospedaliere sul territorio. Concentrare troppo gli ospedali specializzati solo in alcune zone della nostra regione non è segno di una buona gestione. Lavorando in radioterapia al CROB di Rionero, assisto quotidianamente alle angosce dei pazienti che dal Metapontino o dal Lagonegrese devono recarsi tutti i giorni per le cure. Perciò sarebbe auspicabile una rivalutazione della geografia ospedaliera in Basilicata.

 

Dopo il successo riscontrato alle elezioni politiche di febbraio di quest’anno, con la Basilicata ai primissimi posti in termini percentuali, perchè l’elettore lucano dovrebbe confermare il voto al M5S?

Il M5S è l’unica svolta possibile in questo scenario politico. L’unica forza che non ha tradito il mandato degli elettori anche a livello nazionale, contrariamente a quello che i giornali e le televisioni intendono far passare. Nonostante la sua posizione all’opposizione, il M5S è riuscito a presentare quasi tutti gli emendamenti e tutte le proposte di legge previsti dal programma. Diciamo che abbiamo a cuore la coerenza, a differenza di altri partiti che promettono e non mantengono. In Basilicata c’è una richiesta di cambiamento, anche perchè il potere delle amministrazioni, da decenni a questa parte, è nelle mani di pochi. Il M5S è l’unico promotore di cambiamento.

 

Dopo “rimborsopoli”, l’indagine della magistratura lucana che ha visto coinvolti esponenti di numerosi partiti politici come PD e PDL, su quale elettorato puntate visto il malcontento della popolazione in Basilicata?

Il M5S punta su tutti i cittadini. Lo fa con gesti concreti e non solo con le parole. Io, ieri mattina, ho spedito un documento nel quale sottoscrivevo che, in caso di vittoria, non accetterei nessun eccesso del mio stipendio rispetto ai cinque mila euro lordi. La gente può averne prova con la dimostrazione degli eletti al parlamento, che hanno restituito lo stipendio in eccesso, e prima ancora con i consiglieri regionali della Sicilia. Questi sono fatti che contrastano con lo sciacallaggio di denaro pubblico al quale abbiamo assistito negli ultimi anni.

 

Come pensate di fronteggiare il potere del Partito Democratico, c.d. “partito regione”, visto che negli anni hanno consolidato la loro posizione di leadership a tutti i livelli della società lucana?

A noi sembra che le criticità degli altri partiti, in questo caso PD e PDL, sono ad un livello differente rispetto alle criticità che le persone avvertono. Noi ci sentiamo portavoci della gente e cerchiamo di capire le problematiche dei cittadini. La risposta che diamo agli altri partiti è la risposta che la gente vuole sentire. Noi non siamo altro che espressione dei lucani. I partiti parlano un linguaggio indecifrabile per le persone comuni, linguaggio che appartiene a quelle logiche di spartizione delle poltrone che a noi non interessa.

 

A livello nazionale il M5S ha dimostrato di avere le idee molto chiare sulle regole per realizzare uno sviluppo sostenibile che salvaguardi l’ambiente e il territorio. Le lotte contro la Tav in Valsusa, il Muos in Sicilia, le discariche abusive in Campania, sono solo alcuni esempi. Noi in Basilicata abbiamo il petrolio che, diciamo chiaramente, non fa parte di quelle risorse del sottosuolo confacenti alle politiche di sviluppo sostenibile. Il M5S come si pone davanti all’istanza “petrolio”?

Rispetto alla questione specifica del petrolio in Basilicata, ci sono due orientamenti: il primo riguarda i nuovi permessi che, qualora il M5S venisse scelto per governare la regione, verrebbero eliminati. Non è possibile che si permettano perforazioni tout court della nostra bella regione. Il secondo riguarda i permessi alle estrazioni già accordati alle multinazionali del petrolio. Il M5S si imporrà affinchè le estrazioni avvengano in totale sicurezza, nel rispetto di tutte le normative europee e dei parametri di tolleranza delle sostanze inquinanti. Questo deve diventare motivo per generare occupazione per i lucani e anche motivo per limitare un guadagno eccessivo da parte dei petrolieri, rendendo poco conveniente venire ad estrarre petrolio in Lucania.

 

La Basilicata ha la fortuna di avere una fascia costiera, il litorale jonico, a dir poco spettacolare per bellezza, facile raggiungibilità, posizione baricentrica nel Sud Italia e nel Mediterraneo. Elementi che la politica regionale, fino ad ora, non ha saputo capitalizzare in termini di PIL e occupazione. Qual è la ricetta del M5S per lo sviluppo territoriale e attrattivo. quindi turistico?

Il turismo è un settore chiave dal quale avviare una ripresa economica della regione Basilicata. Il potenziamento del turismo agroalimentare, ad esempio, può portare allo sviluppo di un indotto che è utile alla crescita del settore e che allo stesso tempo sia rispettoso del territorio. Per quanto riguarda la fascia jonica, il M5S punta a dare il giusto rilievo al settore turistico. Come? Utilizzando tutti gli strumenti di comunicazione e di informazione non tradizionali, come il web, per promuovere un bellissimo territorio come questo. La pianificazione di una campagna di marketing territoriale non è mai stata effettuata in modo serio prima. Il M5S ha tutte le competenze per farlo.

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