LA MARATEA DEI VIP. INTERVISTA AD ANGELO CALCULLI, NEO ELETTO DIRETTORE ARTISTICO ALLE TREMITI

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Dopo il Globo d’oro per il film Sassywood come miglior cortometraggio, il produttore Angelo Calculli lavora da mesi a Maratea ad una serie di progetti artistici. La perla del Tirreno è stata scelta dall’eclettico avvocato materano come quartier generale per lanciare i suoi ultimi progetti che spaziano dalla musica, al teatro, all’arte, passando ovviamente per le produzioni cinematografiche. Lo abbiamo intervistato in una calda giornata di qualche giorno fa al suo Sea Sunset relais di Marina di Maratea che negli ultimi tempi è diventato meta di vip internazionali e star hollywoodiane come il regista Wes Anderson oppure Roman Coppola e Jason Schwartzman.
Anzi, a questo proposito Angelo Calculli annuncia in anteprima per Controsenso che a Maratea, a fine agosto, sbarchèrà addirittura la coppia del momento di Hollywood che ha già prenotato una settimana di vacanza.

Il tuo film “Sassywood” di Antonio Andrisani e Vito Cea è stato un vero trionfo arrivato lo scorso giugno in maniera meritata quanto inattesa. Nella cinquina finale del premio, assegnato ogni anno dalla stampa estera, produzioni di assoluto rilievo. Il corto prodotto da te con protagonista Sergio Rubini si “scontrava”, infatti con l’opera prima alla regia di Stefano Accorsi “Io non ti conosco” già premiato con il Nastro d’argento e passato in tv su Sky. Che non si sia trattato di un’impresa facile lo conferma un giurato del giornale “Le Figaro”: «Abbiamo visionato circa 200 cortometraggi e dopo molte riunioni e lotte abbiamo scelto quest’opera». Poi qualche settimana fa la proiezione all’Isola del cinema di Roma. Un bel risultato questo Sassywood.

Credo che la cinematografia romana, con la proiezione di Sassywood all’Isola del Cinema nella sala Assunta del Fatebenefratelli, abbia voluto ancora una volta rendere omaggio ad un cortometraggio che sta destando sempre di più l’interesse del mondo del cinema nazionale ed internazionale, ed in particolar modo della stampa estera di settore che non a caso ne ha ufficialmente riconosciuto qualità di contenuto e know how produttivo con il prestigioso riconoscimento del Globo d’Oro lo scorso giugno all’ambasciata francese. E’ certamente un bel risultato che hanno certificato gli altri però.

Un film Sassywood per certi versi poetico

La stampa estera ha dichiarato: “Con umorismo corrosivo e dissacrante, in 15 minuti, ci raccontano il cinema nel cinema: tratteggiano per i non addetti ai lavori un mondo fatto di tante piccole miserie ma non per questo, privo di poesia”. In dichiarazioni successive la Giuria della Associazione della Stampa Estera ha anche precisato che tra i tantissimi, Sassywood è l’unico ad avere una naturale vocazione a diventare un lungometraggio.

Ci sarà il lungometraggio?

Proprio per la specificità delle motivazioni ritengo di avere l’obbligo morale di realizzare nella mia qualità di produttore il lungometraggio di Sassywood che Antonio Andrisani ha già partorito dalla propria penna e che insieme a Vito Cea ci vedrà presto impegnati sul set per le riprese già nel mese di novembre.

Chi ci sarà nel cast?

Il cast vedrà la presenza dell’attore Sergio Rubini oltre che dello stesso Antonio Andrisani; ma è mia intenzione aggregare un cast di attori che possono ancora di più elevare la qualità di Sassywood affinchè possa ancora di più riscontrare il consenso della critica cinematografica estera e dei più importanti festival internazionali. Sto valutando in queste ore alcune proposte di cooproduzione del film ed in particolare una che mi è pervenuta da Hollywood e che prenderò in considerazione, non tanto per la compartecipazione nell’investimento economico ma per il sostegno che questa potrà dare alla distribuzione all’estero del film stesso.

A cosa, o a chi, è da attribuire il successo del film?

Il successo di Sassywood è sicuramente da attribuirsi alla genialità di Antonio Andrisani con cui mi auguro di poter continuare anche per altre cose in futuro. Ma devo anche attribuire parte di questo successo a Vito Cea, regista materano, custode, insieme al sottoscritto, di un know how di produzione che ci ha consentito di ottenere un risultato cosi eclatante pur con un investimento contenuto. E’ mio obbligo sottolineare che questo cortometraggio, così come il lungometraggio Le Cronache del Terremoto, di cui Sassiwood è anche un episodio, è prodotto interamente con risorse finanziarie private e senza alcun intervento pubblico di alcuna natura; ciò a rafforzare la mia indole ostile al ricorso al sostegno pubblico a vantaggio di una libertà che, diversamente, è spesso compressa o “manipolata” ed indirizzata. E credo che anche questo sia stato ben valutato dalla stampa estera.

Che altro Bolle in pentola?

Il resto del 2014 e per tutto il 2015, mi vedrà impegnato oltre che nella produzione del lungometraggio di Sassywood, anche nella produzione di alcuni spettacoli teatrali visto anche il successo ottenuto nella scorsa stagione con La Guerra dei Cafoni che vede protagonista l’amico Sergio Rubini accompagnato dal maestro Michele Fazio. In cantiere anche la realizzazione di due cortometraggi: un esperimento per un piccolo musical italiano e un corto che prende spunto da una storia vera dedicato alla fragilità e alla solitudine degli uomini e delle donne separate quando “ripercorrono i luoghi della memoria” cercando un illusorio conforto e una agognata felicità ma che spesso si conclude incontrando un rinnovato dolore.

Progetti musicali invece?

La musica fa parte della mia vita più dell’aria che respiro e non intendo abbandonare ciò che ho iniziato anni fa con Officina del Jazz e continuato con il Ueffilo che per ben due anni è stato premiato come miglior Jazz Club del Sud Italia e quindi mi dedicherò alla produzione di un disco che unisce le mie due passioni, la musica ed il cinema, producendo un disco del maestro Gregorio Calculli, dedicato alla cinematografia italiana con versioni riarrangiate di alcune opere del maestro Trovajoli ed alcuni inediti per pianoforte, archi e percussioni.

Hai frecce al tuo arco anche sul fronte dell’arte.

Ho accettato con piacere di produrre una mostra molto particolare, una specie di mostra musicata se cosi la posso definire, dal nome affascinante “The Black Dream” insieme al famoso orafo toscano Manuel Bozzi, noto per aver realizzato gioielli per Jhonny Deep, Penelope Cruz e per tanti musicisti internazionali, e allo scultore bolognese Paolo Tommasini. La mostra, la cui prima uscita avverrà il 22 agosto a Maratea presso il Sea Sunset Relais, sarà un momento di incontro tra musica, arte orafa e scultura con le ceramiche Raku realizzate con questa particolare tecnica giapponese che le rende molto rare e preziose. Il trait d’union tra me Bozzi e Tommasini è proprio la musica: Bozzi è anche un noto dj, molto particolare, e Paolo Tommasini è proprietario di uno dei club che hanno fatto la storia della musica nel Sud Italia. Come dicevo la musica è il filo conduttore della mia vita.

Nel frattempo, in questa estate 2014 hai messo in cantiere già diversi eventi qui a Maratea. Che appuntamenti ci saranno ancora?

Nel frattempo, giusto per ingannare il tempo continuo con l’organizzazione di eventi a Maratea. Il 2 agosto abbiamo avuto Michele Placido, qualche giorno fa Sergio Rubini, il 10 agosto Le Cirque du Soir. Nell’attesa di un arrivo top secret da Hollywood previsto e confermato per il 27 di agosto. Ma non posso aggiungere altro, per ora.

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