LAPIDI SPENTE AI CIMITERI DI MATERA. IL COMUNE NON HA LE LAMPADE DI RICAMBIO.

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Mancano le lampade votive di ricambio ai due cimiteri di Matera e i cittadini non possono onorare i propri defunti pur pagando la quota annuale al Comune. E’ la situazione paradossale che si verifica nei due cimiteri della città dei Sassi. Da diversi mesi non sono disponibili le lampadine elettriche dei lumini votivi davanti alle lapidi. Così le lapidi rimangono al buio non appena le lampade che emettono la luce fioca sulla lapide si fulminano. Fino a gennaio 2013 quando la gestione era affidata ad un’impresa elettrica privata, il problema della sostituzione delle lampade fulminate non esisteva. Gli operai monitoravano costantemente le lapidi e sostituivano prontamente le lampadine (di tipo speciale a 12 volt) non appena si bruciavano. Da gennaio 2013 la gestione è passata nelle mani del Comune di Matera e sono iniziati i problemi. Le lampade si bruciano nei due cimiteri di via IV Novembre e di contrada Pantano ma nessuno le sostituisce perché, “misteriosamente” le lampade “non arrivano”, nel senso che sono in ordine da mesi ma non vengono consegnate. Almeno questa è la spiegazione raccolta dai custodi, che ovviamente raccontano quanto gli viene detto dal Comune. Così succede che i cittadini che vanno a trovare i loro cari defunti protestano. Ed hanno ragione da vendere visto che per tenere acceso il lumino si paga un canone annuale che comprende costo dell’energia elettrica e manutenzione degli impianti, compresa la sostituzione delle lampadine che si fulminano. Così il Comune ci guadagna 2 volte. Non spende per la manutenzione e le lampadine bruciate non sostituite rimangono spente e non consumano energia elettrica. E il Comune risparmia sulla bolletta, si risparmia sull’energia già pagata in anticipo dai cittadini a devozione dei loro defunti. Ma oltre il danno la beffa: se qualcuno volesse sostituire da se la lampadina non può farlo perché si tratta di lampade speciali che non si reperiscono facilmente sul mercato. Ci si chiede allora cosa stia accadendo rivolgendo questa domanda all’assessore competente per ramo e al sindaco. I cittadini chiedono adeguate spiegazioni. Perché non è possibile sentirsi dire dall’ufficio comunale (che abbiamo interpellato) dei servizi cimiteriali: “le lampade sono in ordine da mesi ma non arrivano”. Nessuno crede a questo. Perché se non arrivano, il Comune può cambiare fornitore. Forse il problema è più a monte. Ma l’ordine è stato fatto o sotto la scure dei tagli sono finiti anche i soldi per la sostituzione delle lampade?
Per quanto siamo certi che la Luce perpetua risplende per i nostri cari defunti, è triste prendere atto che invece la tradizione delle lampade votive, la luce terrena del nostro ricordo, sia venuta meno.
Giovanni Martemucci

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