Turismo e improvvisazione. Un primo bilancio di stagione

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Manca un cartellone di eventi e la cultura dell’accoglienza

Ferragosto è passato ed è tempo per un primissimo bilancio della stagione turistica. Anche se mancano ancora i dati ufficiali è possibile tracciare un primo resoconto dell’affluenza turistica nei Sassi di Matera. Il bilancio non è del tutto positivo almeno a sentire gli operatori del settore. Il calo di presenza c’è ed è un trend che ha caratterizzato anche la fascia Metapontina. Le cause sono certamente imputabili alla crisi generale dei consumi, ma chi lavora nei Sassi ogni giorno a contatto con i turisti ammette che il calo è ascrivibile anche alla scarsa organizzazione dei
servizi e dei percorsi, oltre all’improvvisazione che regna nel sistema dell’accoglienza e all’assenza di un cartellone di eventi culturali e di intrattenimento che anche quest’anno è stato latitante soprattutto ad agosto.
“Al calo generale –sostiene un ristoratore dei Sassi- si associa anche una scarsa propensione della gente a spendere, il che non aiuta certo le nostre attività che vivono sulla stagionalità. Le presenze maggiori nel weekend di Ferragosto, quando sono arrivate qui molte comitive dalle regioni limitrofe, non bastano a dare ossigeno ad una stagione difficoltosa. Per quanto riguarda i problemi, di cui spesso i turisti ci riferiscono, sono sempre gli stessi: i pochi servizi igienici, le guide abusive (per niente spaventati dal rincaro delle sanzioni) che letteralmente ‘abbordano’ i clienti, la carenza di infrastrutture come l’illuminazione di varie zone dei Sassi. Mancano le attività commerciali nei sassi e i servizi. Poi ci sono i prezzi esosi dei bed & breakfast che in molti casi sfiorano anche gli 80 euro per una doppia”.
Dunque il problema delle tariffe elevate degli alberghi rimane ancora la spina nel fianco dell’accoglienza turistica in città. Ma non è l’unico aspetto da migliorare. Spesso i visitatori girano in città disorientati: la mancanza di servizi e di informazioni sui percorsi turistici sembra essere un’altra grande priorità su cui lavorare. Manca, infatti, la segnaletica utile a guidare e informare il turista su quanto offre la città. Da questo punto di vista nulla, o quasi, è stato fatto negli ultimi tempi anzi la parola d’ordine sembra essere improvvisazione nonostante siamo in una città Unesco e per di più candidata a Capitale Europea della Cultura 2019.

Articolo di Giovanni Martemucci

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