A MILANO L’ESPERIENZA DELLA BASILICATA AL FORUM MONDIALE DELL’IMPRESA SOCIALE

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C’è anche l’esperienza delle imprese sociali lucane tra quelle protagoniste nei giorni scorsi al Social Entrerprise World Forum 2015, la più importante occasione di incontro e confronto per chi si occupa di social business a livello globale. Nella sala dell’auditorium dell’Expo di Milano è stato ospitato il primo momento plenario proseguito poi presso lo IULM con oltre 170 relatori 40 sessioni di lavoro.
A rappresentare l’esperienza lucana c’era il Consorzio “La città Essenziale” di Matera. Tema centrale il social business globale con attori provenienti dall’Uganda, Stati Uniti, Scozia, Gran Bretagna, Taiwan. Probabilmente gli unici in grado di rispondere a domande che vanno oltre i semplici conti economici, come ha sottolineato Michael Green, di Social Progress Imperative UK, economista che ha sviluppato una fonte di misurazione dello sviluppo di ogni Paese, alternativa al Pil: l’indice di progresso sociale. Presenti per l’Italia, fortemente innovativa in tema di welfare generativo, le eccellenze del social business italiano: CGM, San Patrignano, La Città Essenziale e il gruppo Cooperativo Goel.

“Occorre investire su nuovi modelli che abbiamo in se la giusta dinamica imprenditoriale e sociale, vocazione e missione per il sostegno e la coesione sociale e coprogettazione non solo con le Istituzioni ma con tutti i soggetti economici profit che raccontano lo sviluppo di un territorio” ha dichiarato Pino Bruno presidente de La Città Essenziale nel corso della sua relazione che ha dato lustro a una Basilicata protagonista nello scenario internazionale.
Insomma una Italia presente grazie alla lunga storia della cooperazione sociale radicata nel territorio e con le comunità e con una presenza eccellente lucana.
“La scommessa dell’ impresa sociale è quella di offrire un modello economico sostenibile, perché è davvero di un modello che si tratta, non è più una parte marginale dell’economia” ha dichiarato Stefano Granata presidente del gruppo Cooperativo CGM.

La Città Essenziale, prosegue il suo cammino da protagonista orientato ad un cambiamento culturale di una cooperazione sociale “esecutrice” per conto di enti pubblici di servizi di welfare a impresa sociale vocata a coprogettare con le isituzioni e dare risposte ai bisogni di un territorio sempre piu’ bisognoso di attenzioni. “Le istituzioni, i loro delegati al Welfare hanno la resposnabilita’ di costruire il futuro delle comunita’ per il benessere sociale e per lo sviluppo economico attraverso la valorizzazione dei giovani e delle donne, associate a competenze di ampia visione e con l’aiuto e il contributo degli attori locali che vivono quotidinamente ogni problematica connessa alle comunita’ locali al fine di rendere accessibili spazi di sviluppo con regole chiare vocate all’imparzialita’” ha proseguito Bruno. D’altronde come ha sottolineato l’economista Stefano Zamagni, intervenuto all’apertura del Forum, “Ciò di cui abbiamo bisogno è rendere civili i mercati, si tratta di ridare all’economia il suo significato antico, perché l’economia di mercato, è nata per includere tutti.”

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