LA FIBRA ULTRAVELOCE CHE SFASCIA LE STRADE DI MATERA.

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Mancavano solo i lavori per il posizionamento della fibra ottica ultraveloce per peggiorare la condizione delle strade urbane di Matera. Buche, scavi, solchi, tracce nell’asfalto e rattoppi mal fatti stanno rendendo quasi tutte le strade della città come pericolose mulattiere. I lavori di posizionamento e attivazione della fibra ottica, previsti dal piano di Open Fiber per la digitalizzazione ultraveloce della città, stanno procurando guasti alle strade interessate dal loro passaggio. Buche lunghe e strette, ma particolarmente insidiose per i motociclisti che si sommano alle problematiche già presenti sulla rete viaria urbana della città dei Sassi che da anni non viene interessata da nessun programma di manutenzione.
Se è vero che la fibra veloce permetterà di “correre” sulla rete è pur vero che rallenta il traffico sulle strade fisiche, quelle che automobilisti e motociclisti percorrono ogni giorno. La posa dei cavi iniziata sei mesi fa sta rovinando centinaia di strade, che sicuramente saranno in parte riasfaltate laddove passa lo scavo. Ma nel frattempo lo scavo viene chiuso soltanto con calcestruzzo colorato rosa creando pericolose discontinuità nel manto stradale. E i pericoli di questi rattoppi provvisori interessano soprattutto i motociclisti che si espongono al rischio caduta se mettono le ruote sul rattoppo dello scavo che solitamente corre parallelo alla strada.
Open Fiber spa, società fondata dall’Enel nel 2015 per la diffusione della banda larga, prevede un investimento a Matera di sette milioni di euro e la copertura di 19 mila unità immobiliari (pari al 70% del Comune): entro luglio 2018 saranno collegati il 50% degli edifici, che saliranno al 70% entro dicembre 2018. Il cablaggio prevede il posizionamento di 144 chilometri di rete interrata di fibra ottica e di 31 chilometri di quella area.
Le utenze, abitazioni private e uffici, riceveranno una fibra ottica nella modalità Fiber to the home (Ftth), che consentirà una velocità di trasmissione fino a un Gbps (pari a 1000 megabit al secondo) sia nelle modalità download che upload.
Ora si spera che all’innovazione nella trasmissione dei dati corrisponda anche il controllo da parte degli amministratori comunali affine le strade vengano ripristinate così come erano prima, ed in ogni caso a regola d’arte. Per evitare che una innovazione abbia come risvolto il peggioramento di infrastrutture altrettanto utili per la comunicazione come le strade.

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