Lettera aperta di Roberto Falotico

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E’ il momento della responsabilità. E’ il momento della maturità politica. E’ il momento giusto perché la politica si fermi a riflettere, su ciò che è stato e su ciò che dovrà essere. E’ il momento giusto perché qualcuno, a partire dal
sottoscritto – la mia disponibilità era stata preannunciata qualche tempo fa – faccia un passo indietro e dia un segnale netto, dimostrando come si possa fare politica senza per forza essere attaccato a qualche poltrona, a qualche
incarico, ad una visione di sé e ad una proiezione egoistica.
Epifani, nel dare l’indicazione di un rinnovamento, non ha sbagliato. Così come non ha sbagliato Marcello Pittella, dopo l’entusiasmante risultato delle primarie, decidendo di seguire quell’indicazione. Marcello è una persona seria, vera, e dovrà continuare a lavorare per la Basilicata del cambiamento: quella che dovrà vedere altre persone serie, e rispettabilmente vere, occupare quelle posizioni apicali su cui si giocherà il destino della regione. Dei tanti giovani che hanno il diritto a trovare delle opportunità lavorative e professionali; dei tanti anziani che hanno il diritto ad un welfare più equo e moderno; delle tante donne che hanno il diritto di poter esprimere talento e capacità.
Marcello Pittella dovrà continuare su questa linea e io lo voterò e lo sosterrò, convinto che è nell’alveo del centro-sinistra che ancora oggi ci sono le possibilità per regalare una prospettiva nuova a questa terra. Ho condiviso e
continuerò a condividere la voglia di cambiamento, continuando in quella che è la mia passione di sempre, la politica, che significa rinunciare ad ogni incarico e mettersi al servizio delle persone, delle comunità, ma anche coinvolgere e
tentare di appassionare alla politica tanti amici, vecchi e nuovi, perché è solo attraverso questi percorsi che si può costruire un dialogo, un confronto, un’idea di democrazia.
Marcello ha detto, nella campagna delle primarie, che “La Basilicata non sarà più la stessa”. Bene, gli dobbiamo credere. Da uomini, da politici, da genitori. Perché la sua azione dovrà portare quel cambiamento auspicato da tutte le persone libere: quella ventata di aria fresca che spalanchi le finestre della Basilicata al talento, al merito, alla giustizia, combattendo aspramente perché quelle finestre non siano più appannaggio dei soliti eletti.
Gli chiedo, quindi, di non tornare indietro. Credo che troverà intorno a sé molti amici e molte persone che impareranno a conoscerlo e a volergli bene, perché se lo merita.

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