Riparte l’economia e con essa anche le richieste del mutuo

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Sempre più italiani decidono di ricorrere a un mutuo immobiliare per acquistare casa. La ripresa dell’economia italiana sta facendo registrare un considerevole aumento di richieste di mutui immobiliari: +58.6% nei primi 9 mesi del 2015. Questi i numeri provenienti dalle rilevazioni del CRIF (Società di informazioni creditizie). Secondo Simone Capecchi, direttore vendite e marketing del CRIF, il ritrovato ottimismo delle famiglie italiane sarebbe dovuto ad una molteplicità di fattori, ovvero alla ripresa economica, ai prezzi immobiliari in ribasso e da tassi e condizioni di mutuo molto più convenienti rispetto al passato.

Maggiore convenienza economica, ma anche più trasparenza: la comparsa di servizi come quelli pensati da Hello Bank, che permettono un veloce calcolo della rata del mutuo senza uscire di casa, ha di fatto obbligato gli istituti di credito ad una maggiore trasparenza nell’applicazione dei tassi d’interesse.

Nonostante l’incremento del 58,6% delle domande di mutuo rilevato nei primi 9 mesi del 2015, siamo ancora ben lontani dai volumi pre-crisi (biennio 2009-2010): -19,6% in confronto ai primi nove mesi del 2009 e -16,8% in raffronto al medesimo periodo del 2010.

A rendere più evidente questo dato, il fatto che malgrado l’attuale maggiore convenienza dei mutui immobiliari, secondo le rilevazioni del CRIF gli italiani sono sempre più orientati a richiedere somme più contenute per piani di ammortamento lunghi, con l’obiettivo di ottenere rate più leggere: nei primi 9 mesi del 2015 l’importo medio registrato per un mutuo immobiliare è stato pari a 122.562 euro. Un calo considerevole se lo si raffronta ai 124.199 euro dei primi nove mesi del 2014 e molto lontano dal 2008 (periodo pre-crisi) quando la somma media richiesta per un mutuo casa si attestava a quota 138.873 euro.

Per quanto riguarda la maggiore durata dei piani di rimborso rispetto al passato, il CRIF ha rilevato che il 24.1% delle famiglie italiane chiede mutui casa con una durata che oscilla fra i 15 ed i 20 anni. Seguite dal 21.5% che richiedono mutui immobiliari della durata di 25-30 anni e dal 20,3% la cui domanda di mutuo si attesta su un periodo che va tra 20 e 25 anni. Solo l’1,2% delle famiglie richiede prestiti immobiliari mutui fino a 5 anni.

Crescono anche le richieste di prestiti finalizzati: +13.4% nei primi nove mesi del 2015 stando alle rilevazioni di EURISC. Una crescita considerevole rispetto al medesimo periodo del 2014. Solo +2.1% invece per i prestiti personali, il cui trend è anche dato in ribasso.

In conclusione, alla luce dei dati rilevati da CRIF ed EURISC, è lecito essere ottimisti: salvo sorprese, il mercato dei mutui immobiliari e dei prestiti finalizzati dovrebbe continuare a crescere, tuttavia al momento sembra utopico aspettarsi volumi in linea con i periodi pre-crisi, almeno per il prossimo futuro.

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