Arrivano i buoni spesa dal Comune di Matera. A gestirli sarà una ditta di Avellino per 8 mila euro. Nel 2020 si spesero solo 2 mila euro

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Il Comune di Matera ha finalmente sbloccato i buoni spesa per sostenere le famiglie che, a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, si sono trovate in difficoltà. Il fondo a disposizione del Comune ammonta a 394 mila euro. Ma per stilare la graduatoria delle domande il Comune di Matera spenderà altri ottomila euro dando in appalto la gestione ad una ditta esterna di Avellino che opererà attraverso una piattaforma digitale. La stessa ditta Astro-Tel di Avellino, nella primavera dello scorso anno, quando furono erogati per la prima volta i buoni spesa, aveva gestito il servizio per il Comune di Matera, ma il conto era stato meno salato, soltanto duemila euro. Il risparmio derivava dal fatto che il Comune aveva accettato le domande via e-mail e si era sfruttato per la “digitalizzazione del servizio di solidarietà alimentare, la medesima piattaforma già utilizzata dal Comune per i servizi di cedole librarie e buoni libro dell’Ufficio Scuole” come si legge nella Determinazione del Comune di Matera DSG N° 01062/2020 del 12/05/2020 (https://servizionline.comune.mt.it/edoc-files/view/files/5eba78cc59e1dc000166abad/PAP-01635-2020.pdf?guest=true)

Quest’anno il conto per il Comune è salito ad 8 mila euro perchè non sarà più possibile inviare le domande via e-mail ma sarà la ditta Astro-Tel a gestire il tutto attraverso una piattaforma digitale specifica denominata “Voucher”. Nella delibera Determinazione DSG N° 00732/2021 del 31/03/2021 (https://servizionline.comune.mt.it/edoc-files/view/files/6064837d53d4da00014628c8/PAP-02218-2021.pdf?guest=true) si legge che la gestione dello scorso anno aveva “comportato un notevolissimo carico di lavoro per gli uffici del Servizio Sociale, costretti a registrare manualmente nella piattaforma tutti i dati estrapolati dalle domande dei richiedenti per poter poi erogare e gestire i buoni spesa digitali assegnati ai nuclei familiari beneficiari”. Si legge ancora nella stessa Determinazione del settore Politiche sociali che “occorre implementare e superare il predetto elementare livello del servizio di digitalizzazione buoni spesa [..] tanto più che, frattanto, negli ultimi mesi, si sono registrate diverse cessazioni di rapporti di lavoro, che rendono ancora più critica la situazione di sottodimensionamento dell’organico di personale del Servizio”.

Dunque, per alleggerire il lavoro dei dipendenti comunali si affida tutto in esterno ad una ditta di Avellino. Viene da chiedersi perchè il Comune non abbia assunto tre figure professionali a tempo determinato (o lavoratori interinali), magari giovani materani ai quali affidare il lavoro per 2 mila euro a testa, in modo da lasciare sul posto quella maggior spesa (rispetto allo scorso anno) di 6 mila euro che hanno preso invece la via di Avellino.

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