Chiude il museo fotografico Pasiolini a Matera. Notarangelo:”Ai big della cultura materana non interessiamo”

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Il Museo Fotografico Pasolini sito nel Rione Vetere nei Sassi di Matera chiude definitivamente battenti.
Chiude proprio nel periodo migliore e cioè all’inizio della stagione turistica che sicuramente sarà più intensa e più consistente dell’anno scorso e proprio nell’anno decisivo della candidatura di Matera come Capitale Europea della Cultura 2019.
Il Presidente dell’Associazione Pasolini di Matera, Mario Notarangelo, spiega che la chiusura “avviene per motivi indipendenti dalla Ns volontà di portare avanti il progetto di mostra permanente, poichè il locale è privato e l’Associazione non possiede innanzitutto i mezzi finanziari e le possibilità per fronteggiare i costi di gestione della mostra che nella stagione estiva scorsa ha registrato migliaia di presenze, e poi perchè il locale verrà destinato per una futura apertura di un attività commerciale. Ci sentiamo impotenti di fronte a queste vicende ma soprattutto non tutelati e abbandonati dalle Istituzioni che non ci hanno mai sostenuto.
Eppure, nonostante tutto, la Mostra di Notarangelo ha girato e girerà l’Italia e anche l’Europa approdando in Maggio a San Pietroburgo in Russia e nei prossimi mesi si svilupperà un intenso programma dedicato al Vangelo Pasoliniano.
Perdiamo così una grande occasione poichè noi ce l’abbiamo messa tutta per lanciare quella pietra nell’acqua per poi creare l’onda e avere ed avere così la speranza che qualcuno nei piani alti dell’Istituzione Comune cogliesse il nostro messaggio.
Ma evidentemente ai grandi Big protagonisti della cultura materana e cioè il Sindaco Adduce, l’Assessore Giordano, e Marta Ragozzino e Paride Leporace questo non interessa.
Loro del resto sono fortemente impegnati a cercare di capire come svolgeranno il Programma del Cinquantenario Pasoliniano di cui ancora non si ha traccia e ombra e dove addirittura la ns Associazione non e’ stata coinvolta e interpellata ufficialmente e dove addirittura si prevede un dispendio economico senza precedenti.
Tutto avviene nel buio come al solito e ahimè come del resto anche nelle altre cose.
C’è poca trasparenza, poca volontà di coinvolgere le Associazioni culturali del territorio e soprattutto portare avanti le loro Idee con la solita logica autarchica per non dire autoritaria.
Noi il grande impegno l’abbiamo mostrato e con i mezzi finanziari nostri e abbiamo più volte tentato di collaborare affinchè si facesse un Programma del Cinquantesimo del Vangelo Pasoliniano insieme, unire le forze per fare tutti una bella figura ma soprattutto per la città di Matera che ha un grande patrimonio di 50 anni di grande storia del Cinema, ma ora tocca ai Big dire la loro.
Se ancora una volta verremo abbandonati vorrà dire che le meravigliose gigantografie fotografiche di Domenico Notarangelo finiranno negli scantinati vari a fare polvere come del resto insieme al suo immenso Archivio culturale oramai abbandonato da anni in attesa di una destinazione ad una location più volte promessa e che non arriverà mai”.

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