Proteste dei genitori per la mensa scolastica di Matera

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Congiuntamente alla segnalazione di 297 genitori degli alunni che frequentano le scuole di Matera della prima infanzia e primaria che hanno sottoscritto una lettera di segnalazione indirizzata a Cittadinanzattiva, all’Assessore alle politiche sociali Simonetta Guarini e all’avvocato Giulia Mancino nuovo dirigente al Patrimonio del Comune di Matera, è stato richiesto ed ottenuto da Cittadinanzattiva di Matera un incontro che si è svolto nella serata di martedì 12 novembre 2013 nell’ufficio dell’assessore Guarini, con la partecipazione della Dirigente alle politiche sociali Giulia Mancino e il funzionario Michele De Bonis, circa i nove punti indicati nella nota dei genitori sottoscriventi di seguito riportati:

1) Mancanza di pubblicità della programmazione alimentare: circostanza, questa, assai grave ove si consideri che, attesa l’età, è importante fornire ai bimbi e fanciulli non solo una corretta e sana alimentazione, ma che sia anche adeguatamente diversificata. La mancanza di informazioni non consente alle famiglie di poter organizzare concretamente l’alimentazione dei propri figli con un’adeguata varietà alimentare.
Infatti, sebbene in alcune scuole sia stato esposto un “menù” solo negli ultimi giorni, è altresì vero che non è mai stato rispettato, vanificando l’importanza della stessa “comunicazione”;

2) Inadeguata alternanza dei pasti: i pasti sinora forniti non rispettano un’adeguata alternanza; a solo titolo esemplificativo, ma non esaustivo, per i giorni 25/28/29/30 e 31 ottobre il menù prevedeva la somministrazione, come primo piatto, di “pasta al sugo”, con l’unica variazione dell’inserimento del tonno per il giorno 28 e delle patate per il successivo 30; ancora a titolo esemplificativo, in alcuni giorni in menù è indicato quale secondo piatto carne bianca o pesce ed invece è stato somministrato un secondo di carne rossa, in spregio ad ogni direttiva dell’OMS;

3) Mancata pubblicità della presenza dell’Osservatorio sul Servizio Mensa – Ruoli e modalità di controllo: non è mai stato consentito ai genitori controllare la provenienza, la qualità, i metodi di cottura e di somministrazione dei cibi, né è stata consentita la possibilità di assaggiare ovvero non è stato in alcuno modo “testato” il gradimento dei piccoli consumatori, né è stato consentito alcun controllo delle cucine e dei luoghi di preparazione dei cibi, né, purtroppo, v’è notizia che tali controlli siano stati eseguiti sinora dal Comune appaltante ovvero da una commissione all’uopo incaricata;

4) Qualità dei cibi: la frutta è di scarsa qualità e si presenta molto spesso (nel 99% dei casi) acerba ed immangiabile. Anche relativamente a tale fondamentale alimento non è garantita né fornita una adeguata alternanza. Sinora sono stati somministrati solo mele, mandarini e kiwi. Inoltre, la frutta viene servita intera e non già a pezzetti (come l’età dei consumatori imporrebbe). Tale incresciosa condizione esclude – di fatto – la possibilità che i bambini possano mangiarla, ove chiaramente la trovino di loro gradimento. Le maestre, o meglio la maestra di turno, non può provvedere a “sbucciare” 27/28 mele (o altro) da sola, dovendo al contempo sorvegliare il pranzo dei piccoli. Conclusione: la frutta viene sistematicamente riposta nello zainetto. E si salta, ingiustificatamente, l’apporto di tali importanti elementi nutritivi, in spregio ad ogni buona regola alimentare;

5) Tempi di attesa lunghi per la consegna dei pasti giornalieri: ancora, in alcune scuole dell’infanzia il pranzo viene consegnato, e quindi consumato intorno alle 13.30, ed anche tale situazione, oltre che palesemente contraria alle norme del bando di gara di appalto, è assolutamente intollerabile perché ai bambini non viene fatta fare la merenda a metà mattinata ed, entrando in classe alle 8, rimangono troppe ore “a digiuno”;

6) Mancata pubblicità dei ruoli ricoperti all’interno dell’ATI dalle ditte associate: ad oggi nulla si sa della ditta fornitrice (in ATI, pare, con la RR srl), mancando qualsiasi comunicazione pubblica al riguardo; ovvero quale delle società abbia il compito di provvedere alla cucina, al trasporto, o abbia la responsabilità diretta verso i terzi;

7) Problematiche dei Servizi Telematici: complessa, farraginosa, ed oltremodo incomprensibile ai più, è poi la procedura di attivazione della card magnetica (invero ancora fornita solo in formato cartaceo), che impone da un lato, la ricerca dello stesso iter da seguire (l’indicazione fornita infatti non è sufficiente né idonea) e dall’altro la ripetizione della procedura diverse volte per mancato riconoscimento di credenziali, in spregio a ogni buona regola di trasparenza e di facile accesso. Inoltre, ad oggi non è dato ancora conoscere l’ammontare dei costi per i pranzi sostenuti, il numero dei pranzi sostenuti, il menù giornaliero e tutte le altre informazioni utili;

Oneri aggiuntivi da sostenere per l’utilizzo dei servizi telematici:
8) il numero a cui mandare i messaggi nell’ipotesi di assenza è un numero immotivatamente ed illegittimamente, a pagamento e, ad oggi, non pienamente operativo. Si è, infatti, verificata la necessità di inviare due/tre messaggi per segnalare l’assenza del bambino senza che sia arrivato, in alcuni casi, il messaggio di assenza registrata. Inoltre, il numero di telefono dell’Ufficio scuola, che si può contattare in caso di urgenze, risulta sempre occupato e tale circostanza costringe i genitori a recarvisi personalmente, con notevole perdita di tempo;

9) ad oggi risulta ancora impossibile provvedere al pagamento con le procedure on line o per il tramite di tabacchi, ancora i più non abilitati, e per effettuare il pagamento con queste modalità occorre pagare il costo della transazione che va da 1,30 euro delle poste ai 4 euro circa del bonifico ogni volta che si va a fare una ricarica.

L’Amministrazione Comunale essendo pienamente cosciente che le famiglie e i bambini delle scuole sono portatori di interessi giuridici e sono risorse per il bene comune nell’interesse generale, ha manifestato la piena disponibilità ed attenzione ai problemi diretti ed indiretti legati al servizio mensa scolastica, ha risposto punto per punto chiarendo i vari aspetti rappresentati dai genitori e l’ing. Luigi Luca De Marco – Coordinatore di Cittadinanzattiva di Matera.

Nei prossimi giorni gli uffici comunali provvederanno, mediante la fattiva collaborazione dei Dirigenti Scolastici di tutti dli Istituti Comprensivi materani, ad aggiornare i nominativi dei membri dell’Osservatorio sul Servizio Mensa Scolastica relativamente ai rappresentanti dei genitori e degli insegnanti e dei componenti della P.A. comunale e del servizio sanitario ASM, nonché alla convocare in tempi brevi di una seduta (inizio a.s. 2013/2014) dello stesso osservatorio per discutere sulle defezioni segnalate dai genitori degli alunni.
Già da subito verrà sollecitata l’ATI che eroga i pasti giornalieri all’osservanza dell’orario di consegna (ore 12,30 come da bando appaltato del servizio) che puntualmente, in buona parte delle scuole, avviene intorno alle 13,30.
Il nuovo servizio telematico che ha aggiornato tutte le modalità di pagamento e di fruizione delle informazioni legati al servizio mensa terminerà la fase di completamento dello “start up” in tempi brevissimi, assicurando una piena e completa pubblicità delle modalità e dei costi diretti ed indiretti (legati ai sistemi di pagamento/versamento delle somme dovute e alle comunicazioni via SMS delle assenze degli alunni) che ci auspichiamo possano diventare gratuiti per tutte le famiglie degli alunni fruitori del servizio mensa scolastica.
Cittadinanzattiva con la sua Rete di Scuola di Cittadinanza Attiva, in qualità di stakeholder, offre la piena collaborazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, per la promozione della partecipazione civica e l’impegno per la tutela dei diritti.

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