Intervista a Domenico Lazazzera, candidato consigliere alla Regione Basilicata

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E’ la volta del candidato alla carica di consigliere della Regione Basilicata, Domenico Lazazzera. Imprenditore del settore agricolo, da anni impegnato politicamente, Lazazzera ha ricoperto la carica di vice sindaco di Pisticci, in quota Alleanza Nazionale. Attualmente è consigliere comunale del Popolo delle Libertà della città di Pisticci.

 

Fra poco più di una settimana i lucani saranno chiamati ad eleggere presidente e consiglieri della Regione Basilicata. La popolazione è molto pessimista nei confronti dei politici, soprattutto sopo l’affaire scontrinopoli e rimborsopoli, causa della caduta della giunta De Filippo. Perchè ha deciso di candidarsi?

Lo scandalo in regione ha evidenziato un palese menefreghismo nei confronti di un popolo che di certo non merita di essere trattato in questo modo, a maggior ragione in un periodo di crisi economica come quello attuale. C’è bisogno di un cambiamento. Un cambiamento radicale della classe politica. Non se ne può più di vedere sempre le solite facce che, per giunta, hanno restituito una Basilicata impoverita e distrutta da decenni di malgoverno. Ho deciso di candidarmi perchè sento il dovere di combattere per la mia regione, per restituire ai lucani la dignità che questa politica ha tolto loro, perchè abbiamo idee fresche ed innovative per favorire uno sviluppo immediato e costante nel tempo.

 

Il 7 e l’8 ottobre tutto il Metapontino ha subito una forte alluvione che ha provocato diverse vittime e ingenti danni al territorio, dalle abitazioni alle aziende agricole alle attività commerciali. Qual è la risposta immediata che intende dare a questa popolazione?

Vivendo a Pisticci ho vissuto personalmente quei momenti concitati di grave emergenza. Siamo una regione con un alto rischio idrogeologico e sismico e, nonostante ciò, gli ultimi governi regionali di centro sinistra sono stati sordi e ciechi dinanzi a questo problema. Innanzi tutto va fatta tanta prevenzione. Vanno investiti dei fondi per la pulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti, vanno bonificate le aree strategiche per lo smaltimento delle acque, va effettuato un costante monitoraggio e una costante manutenzione dei canali irrigui; cosa, questa, che è stata abbondantemente dimenticata da questa giunta regionale.

 

Il comune di Pisticci, dopo il sequestro della discarica La Recisa, sta affrontando una vera e propria emergenza sanitaria ed economica. La questione rifiuti sembra essere una chimera per l’amministrazione Di Trani. Cosa pensa come politico e in primis come cittadino sapendo che il comune di Pisticci sta impiegando ingenti risorse pubbliche senza risolvere il problema?

E’ uno scempio. Una gestione scellerata della raccolta e dello stoccaggio dei rifiuti nella nostra discarica. Quest’amministrazione è stata ed è incapace di gestire l’iter di conferimento dei rifiuti, tanto che i cittadini pisticcesi stanno spendendo fior di centinaia di migliaia di euro in più per il trasporto dei rifiuti nella discarica di Tricarico. Tutta colpa di amministratori inadempienti. Manca l’attenzione su questo tema. I rifiuti solidi urbani potrebbero essere una risorsa da spendere a favore dell’uomo e dell’ambiente.

 

Negli ultimi anni, in Basilicata, la politica sanitaria dell’amministrazione regionale ha determinato la chiusura e la conversione di alcuni presidi ospedalieri. Tinchi di Pisticci ne è un esempio. Qual è la sua posizione e quella del Pdl sulla sanità lucana?

Vivo in un territorio letteralmente depauperato da azioni politiche davvero poco condivisibili, riguardo al settore della sanità. Hanno fatto morire l’ospedale di Tinchi, eccellenza lucana per 30 anni, punto di riferimento territoriale ed extra regionale. I tagli alle strutture sanitarie hanno prodotto una diaspora inarrestabile verso le altre regioni italiane. E’ inammissibile! In primis bisogna mettere in campo tutte le forze per riaprire l’ospedale di Tinchi, in seguito rimodulare il piano sanitario regionale per garantire una più efficace copertura territoriale e far emergere il fiore all’occhiello della nostra stupenda regione.

 

Secondo lei quali sono le priorità che la futura amministrazione regionale dovrà affrontare?

La Basilicata è una regione ricchissima di materie prime come l’acqua, il gas, il petrolio. Percepiamo decine di milioni di euro con le royalties sul petrolio ma, invece di investire questi fondi in politiche di sviluppo regionale, la giunta lucana pensa bene di usarle per appianare i buchi di bilancio. Vi lascio immaginare il loro immobilismo riguardo ad alcune questioni che andrebbero prese di petto. Noi pensiamo ad un’equa distribuzione delle royalties anche perchè, non sono solo i comuni oggetto di estrazioni a subire le conseguenze, ma anche comunità, come quella di Pisticci, che a mio malgrado ospita l’impianto di Tecnoparco che smaltisce i fanghi d’estrazione del petrolio.
C’è la questione lavoro che attanaglia la nostra comunità. Bisogna favorire uno sviluppo imprenditoriale, rendendo facili gli investimenti da parte degli imprenditori che hanno necessità di investire in Basilicata. Gli investitori devono trovare terreno fertile qui da noi per sviluppare le loro produzioni. Non possiamo essere eternamente impreparati a questo. Un aspetto di fondamentale importante sono le vie di comunicazione e trasporti. E’ sconcertante non avere un aeroporto, una ferrovia efficiente, strade comode e di facile percorrenza. Siamo nel 2013 e non nel 1800. I lucani hanno bisogno di infrastrutture moderne, dalle semplici strade provinciali alle arterie di comunicazione più importanti come le strade statali. Le nostre aziende pretendono efficienza della macchina amministrativa. Fino ad ora abbiamo ascoltato solo chiacchiere in merito. Non ultimo vi è lo sviluppo turistico. La nostra è una regione che possiede migliaia di attrazioni naturalistiche e insediamenti urbani di grande pregio architettonico. C’è bisogno di una seria politica di marketing territoriale. Dobbiamo promuovere il marchio Basilicata in tutto il mondo. Abbiamo tutte le capacità per farlo e solo con una forte volontà di cambiamento tutto ciò è possibile.

 

Cosa spera che succederà dopo il voto?

Spero che i lucani prendano coscienza dell’incapacità di coloro che ci hanno negativamente governato negli ultimi decenni, e che abbiano la facoltà di pensare che si meritano di più che questo scempio. Il centro sinistra non ha più credibilità di fronte agli elettori perchè ha fallito miseramente. Siamo noi l’unica alternativa al partito regione. La possibilità di cambiare c’è e non bisogna sprecare questa preziosa opportunità. Mi auguro che un sole nuovo possa sorgere il 19 novembre, un sole portatore di cambiamento e di libertà politica, quella che ogni cittadino lucano merita.

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