INTRECCI E VELENI SUL PRESEPE VIVENTE DI MATERA

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E’ stato già ribattezzato il presepe dei veleni. E’ il gran pasticciaccio del presepe vivente a Matera. Il direttore artistico Susanna Tartari viene fatto fuori a pochi giorni dall’inizio della manifestazione e si scatena il putiferio. C’è poca chiarezza su quello che sta accadendo. Voci si rincorrono sui giornali e sui siti di notizie. Sul web si leggono, mezze verità, sfoghi, discorsi dietrologici e idiozie di ogni tipo che nascondono, più o meno velatamente, gli interessi economici, la volontà di accaparrarsi una “fetta della torta” ora che la posta in gioco è maggiore per via di Matera Capitale della Cultura 2019. Sorgono contrasti tra i vari “comitati”, le proloco e tra gli organizzatori. Fantomatici viaggiatori da fuori regione (in particolare da Ferrara) prendono pubblicamente le difese del direttore artistico del presepe e scrivono al vicesindaco di Matera. La blogger Gaia Conventi (una perfetta sconosciuta del web) voleva scrivere al Sindaco Adduce ma il suo indirizzo e-mail non era disponibile sul web così ha esternato al vicesindaco la sua strenua difesa del direttore artistico. Così per ripicca minaccia di non venire a scattare foto a Matera nei prossimi giorni. Ma chi gliele aveva chieste ste foto? Va beh, uno in meno… Al di la delle battute il problema nasconde intrecci che buttano fango su questa manifestazione.
Alla fine i cittadini non stanno capendo più nulla se non emergerà subito la verità. La chiarezza verso i cittadini materani è un atto improcrastinabile.
La conclusione è che i veleni si riversano anche su quella che dovrebbe essere una rappresentazione religiosa. Chissà alla fine come verrà fuori questa edizione del presepe vivente. Quello che tutti hanno definito il primo vero evento di Matera 2019 si sta già mostrando per quello che è… un crogiolo di veleni e di intrecci. Se le premesse sono queste…

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