Amabili Confini 2020: numeri, racconti e parole di una edizione online

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Si è conclusa con successo la quinta edizione della rassegna di rigenerazione sociale dedicata al tema “parole”, che si è svolta nei giorni scorsi in diretta streaming sulla pagina facebook dell’associazione Amabili Confini.

“Un’edizione strepitosa -afferma la presidente Maria Rosaria Salvatore– che rischiava di essere annullata e che invece abbiamo reinventato in breve tempo”. Agli abituali incontri che si sarebbero dovuti svolgere nei quartieri materani, l’associazione ha sopperito con una nuova modalità di coinvolgimento della comunità. Dalla sua agorà virtuale, Amabili Confini ha raggiunto, in 8 giornate di programmazione, 10 rubriche e 14 ore di collegamento, oltre 11.000 visualizzazioni da tutta Italia con prevalenza dal centro-sud (in particolare dalla Basilicata, Puglia, Campania e Lazio). Tutte le registrazioni sono disponibili su www.amabiliconfini.it/edizioni/edizione-2020/.

Un lavoro di regia e di coordinamento a distanza faticoso ma gratificante per i risultati raggiunti. “Possiamo ritenerci molto soddisfatti, –sottolinea il direttore artistico Francesco Mongiello– poiché a fronte delle restrizioni imposte a causa del covid-19, siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa. Abbiamo rilanciato la rassegna in formato digitale per dimostrare che il progetto esiste e resiste contro ogni avversità, grazie anche al suo team determinato e coeso nell’affermare una delle funzioni che la cultura dovrebbe sempre svolgere, quella cioè di contribuire alla crescita della comunità”.

Oltre ai video di Peppe Millanta e Daniele Mencarelli per le tappe di avvicinamento, la manifestazione ha ospitato 8 scrittori di fama nazionale e 90 ospiti tra i moderatori, gli autori dei testi selezionati nell’edizione in corso ed in quelle precedenti, i gruppi di lettura, le docenti e gli studenti del Liceo Classico “E. Duni” di Matera, le associazioni partner e gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa.

Per ognuna delle aree in cui la città di Matera è stata virtualmente suddivisa sono stati letti: “Il vuoto” di Linda Gurrado (per la macroarea A: Lanera, Rione Pini, G. Fortunato, Cappuccini, Agna); “Un castello di parole” di Angela Priore (B: Granulari, San Giacomo, San Pardo); “Rouge Dior lip gloss” di Roberta Zerilli (C e D: Borgo La Martella, Serra Rifusa, Villa Longo, Platani) e “Soffio di cotone” di Fabio Volpe (E: Spine Bianche, Piccianello, Serra Venerdì).

Per la sezione “Amabili Versi” è stata scelta la poesia “Parole vere” di Teresa Perniola che sarà menzionata e letta in occasione della cerimonia di premiazione del concorso nazionale artistico-letterario “Una cartolina da Matera”, organizzato dall’associazione Matera Poesia 1995.

A rappresentare i “Fuori zona”, “Incolmabile felicità” di Nunzia Larato di Laterza (TA) e “Ricordò e parlò di altre cose” di Pietro Cifarelli di Montescaglioso.

Dei racconti ricevuti dalla Casa Circondariale di Matera sono stati letti “Parole come strumenti” di Cosimo e “Tempo” di Stefano. Sono stati menzionati inoltre 7 brevi racconti giunti dalla Comunità Alloggio per stranieri minori non accompagnati Tolbà di Salandra.

Come per le edizioni precedenti, i 109 testi pervenuti quest’anno, di cui 77 racconti e 32 componimenti poetici, saranno inseriti in un’accurata antologia e pubblicati on line sul sito dell’associazione. Anche le parole consegnate dagli scrittori ospiti sono state raccolte e saranno rintracciabili nel “salvaparole” che verrà presto pubblicato nel sito del Liceo Classico di Matera e di Amabili Confini: “grammamante” di Vera Gheno, dedicata alle nuove generazioni; “vita” di Chiara Valerio, soggetta a libera ed individuale interpretazione ma dalla responsabilità collettiva; “mostaccioli” di Alberto Garlini, dal suono invitante; “silenzio” di Fuani Marino, da cui trarre linfa e ispirazione in questo presente pandemico; “introverso” di Andrea Pomella, proprio di chi esplora con sguardo interiore il proprio universo in espansione; “tenerezza” di Maurizio De Giovanni, che dovrebbe connotare ogni nostro gesto. Parole speciali per ognuno dei donatori sulle quali riflettere, in attesa di ritrovarsi tra un anno a conversare sul nuovo tema dell’edizione 2021 nelle piazzette dei quartieri di città.

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