Fare per Fermare il Declino aderisce all’appello della società civile con Silvana Arbia

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Le vicende che hanno recentemente portato la Basilicata alla ribalta della cronaca giudiziaria sono lo specchio fedele di un corto circuito istituzionale e morale dal quale l’intero Paese sembra non riuscire a venirne fuori.
La modernità e il benessere che potevano essere assicurati dalle tantissime risorse esistenti in Basilicata sono state ostacolati dal clientelismo e dalla radicalizzazione degli interessi di parte.
E’ ora che i cittadini si riapproprino del loro diritto di voto come scelta libera e informata per scegliere chi li rappresenta e a chi affidare la gestione della cosa pubblica.
La fierezza e l’orgoglio dei lucani da soli non bastano, occorre tradurli in programmi strategici con obiettivi chiari e con azioni atte a raggiungere quegli obiettivi con risultati eccellenti con nuovi leader capaci di condurre il cambiamento.
“Le elezioni amministrative del 17 e 18 novembre sono un’occasione straordinaria, forse l’ultima – ha dichiarato Michele Boldrin Presidente nazionale di FARE – per questo Fare per fermare il declino, aderisce all’appello al cambiamento nato da cittadini e forze della società civile, chiedendo alla d.ssa Silvana Arbia di mettersi alla guida di questa fondamentale svolta.”
“Silvana Arbia rappresenta l’eccellenza di cui è capace ancora questa nazione – commenta il coordinatore regionale Michele Fanelli – Ha tenuto alto il nome dell’Italia e della Basilicata nelle istituzioni italiane e internazionali attraverso la sua attività di magistrato, prima in Italia, poi come procuratore presso il Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda e successivamente come Registrar, massimo incarico amministrativo presso la Corte penale internazionale”.
A lei che ha spesso dichiarato che tra l’essere attore o spettatore dei cambiamenti ha scelto e sceglierà sempre di essere attore, e che tutto quello che ha fatto lo deve all’ispirazione offertale dalla terra lucana, chiediamo per la Basilicata quell’impegno ineludibile che l’ha vista protagonista e in prima linea nelle situazioni più difficili.
Vogliamo riportare nelle istituzioni locali e nazionali, partendo dalla Basilicata come esperienza pilota, il senso della responsabilità, il senso di ciò che vuol dire essere al servizio della cittadinanza, il rigore dei comportamenti, la fedeltà verso gli elettori, l’integrità personale e istituzionale, la passione per il territorio, la vicinanza alle persone, l’impegno per consegnare i risultati promessi, che sono alla base del buon governo.
Chi direttamente o indirettamente è stato protagonista del degrado economico e morale dell’Italia deve avere il coraggio di lasciare spazio a nuove forze e a nuove persone che abbiano la capacità, il coraggio, la forza, e la volontà di stabilire un nuovo patto fra istituzioni e cittadini, con i primi al servizio degli ultimi e non viceversa. Se questo coraggio manca, allora devono essere i cittadini a lanciare un segnale di un cambiamento senza il quale rimane e si consolida un sistema fallimentare e senza futuro.
La vita di Silvana Arbia è costellata di successi e riconoscimenti. Il suo coraggio, la sua libertà e la sua indipendenza le hanno permesso attraverso rigore, impegno e instancabile lavoro, di essere a pieno titolo tra gli attori del cambiamento, quelli che non stanno a guardare, di fronte ai bisogni, alle ingiustizie, alle povertà doti oggi indispensabili alla politica italiana.
La sua visione di una Basilicata come terreno di sfida per invertire la rotta e marciare verso lo sviluppo durevole contro ogni forma di povertà, sfruttamento e arretratezza, per dare alla regione lucana il posto che le spetta di motore propulsore di una nuova politica che non consuma risorse ma le valorizza, che punta all’eccellenza é la nostra ambizione.

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