IL MATERA CALCIO E’ UN CANTIERE APERTO.

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Matera fuori dalla TIM CUP ma a testa alta. E’ questo il riassunto della gara che è venuta fuori dal Partenio di Avellino contro la squadra di Walter Novellino alla presenza dei circa 4.500 spettatori di cui 100 materani al seguito in una serata dal caldo insopportabile.

La squadra di mister Auteri, è scesa in campo senza timore contro una squadra  di categoria superiore  che è apparsa sorpresa dalla coralità di gioco evidenziata dai biancazzurri materani. La mano del tecnico di Floridia, in tal senso si vede eccome. Andando ad analizzare il rendimento dei giocatori scesi in campo, salta subito all’occhio che di Mattera (assente domenica per infortunio) non se ne può fare a meno nel reparto arretrato. La difesa, con Stendardo, De Franco e Scognamillo, è apparsa un po’ lenta anche per via del fatto che, giocatori con quella struttura fisica (es. Stendardo), stentano ad entrare in condizione. C’è stato poi l’esordio per il portiere Golubovic che però è da rivedere, visto che non è stato impegnato tanto. Per quanto riguarda la mediana, bene Salandria, meno bene l’esordio di Maimone che, pare, al momento, non dare le dovute garanzie sotto il punto di vista della qualità in quella zona di campo. Sulle corsie esterne, mentre Casoli è apparso già in forma campionato, Di Lorenzo, invece, agiva a corrente alternata dando l’impressione che giocasse con il freno a mano tirato. Evidentemente sulla mente del ragazzo grava la lunga ed estenuante trattativa per la sua cessione al Benevento (?). Il tridente d’attacco è apparso troppo leggero. Il solo Giovinco è in forma, Corado non convince e Strambelli, dopo la buona prova contro la Casertana, non si  confermato ad Avellino continuando sulla falsa riga della passata stagione fatta di alti e bassi.

Ieri ripresa della preparazione per chi non ha giocato domenica, da oggi si ricomincia a ranghi completi la normale settimana di lavoro programmata con lo staff tecnico. Recuperato Dugandzic che rientrerà nel gruppo. Auteri, nella conferenza stampa pre Avellino, ha sostenuto che si prenderanno giocatori là dove servono, senza svenarsi e con oculatezza sposando a pieno le strategie di mercato della società e dei suoi operatori di mercato sottolineando il fatto che si è, al momento, un cantiere aperto e in piena fase evolutiva. Sensazioni? Una cosa ci sentiamo di dire, l’intelaiatura per la stagione 2017-2018 è di buona fattura con ottimi giovani, se non si sbagliano gli acquisti nella zona nevralgica del campo, potremmo fare un buon salto di qualità. I tifosi ci credono ed hanno piena fiducia.
Oltre alle cessioni già annunciate di De Rose e Armellino, non si escludono altre cessioni eccellenti per completare quella rivoluzione che assomiglia sempre più ad una epurazione.
Tommaso Taccardi.

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