TURISMO: MOTTOLA E LE SUE CARTE VINCENTI

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La Puglia in un poker servito. Quattro giorni alla scoperta delle eccellenze del territorio di questa parte di una regione che riserva sempre sorprese e scenari che meritano di essere osservati e ammirati. Il press tour di ottobre organizzato da Comune di Mottola, Regione Puglia e PugliaPromozione, Infopoint Mottola e Puglia Trek&Food è iniziato con lo sprint già dal primo giorno. 

Giorno 1. Proprio in questo comune del versante occidentale della provincia di Taranto, al mattino spazio ad un Laboratorio di iconografia bizantina con realizzazione di icona lignea: un’arte antica, come la storia mottolese, che ha regalato un viaggio nel passato tra sacralità ed abilità artigianale. Dopo una pausa pranzo nella splendida cantina “Ludovico”, con tanto di illustrazione delle principali etichette enologiche locali, continua la giornata di esordio dedicata alla grande tradizione e al culto della religiosità. Davvero mozzafiato il panorama delle “Grotte di Dio”, con un itinerario sapientemente guidato e illustrato dalle guide dello Iat all’interno delle chiese rupestri di San Nicola, San Gregorio, Santa Margherita, Sant’Angelo e la suggestiva ed unica Gravina di Petruscio. Qui la natura esprime il suo massimo livello, tra vegetazione, giochi di luci, grotte, insenature e sorgenti di acqua pura.

Il modo migliore di concludere non poteva essere che a tavola, gustando le prelibatezze del “Rifugio dei Vip”, nel centro storico di Mottola. Assolutamente da provare il piatto tipico di questo locale: le orecchiette monte bianco. Pasta fatta in casa, pomodorino fresco e una cascata di cacio ricotta che rende il piatto candido, bello e dal sapore unico.

Giorno 2. Il secondo giorno consente di scoprire ancora meglio il territorio mottolese, tra realtà rurale e borgo. Due passi al mattino per respirare l’aria incontaminata del bosco di Sant’Antuono, detto anche il bosco delle lucciole per la presenza sfavillante dei tipici coleotteri delle favole. Ai piedi del centro storico, si pranza al ristorante “K2” (forse un nome non a caso visto che si trova in una tipica strada in salita) che propone una cucina locale ma con respiro italiano, includendo anche una buona pizza.

Si riprende poi con una salutare passeggiata nel centro storico, ammirando i vicoli bianchi, le mura greche e la chiesa Santa Maria Assunta. E si resta per cena nel borgo antico accomodandosi nella trattoria “Sale e Pepe” e avendo l’imbarazzo della scelta tra un piatto tipico e l’altro, tutti a base di prodotti squisitamente originari di questo angolo di Puglia.

Giorno 3. Il giorno successivo, percorrendo solo pochi chilometri, si raggiunge la cosiddetta “Tebaide d’Italia”: la città di Massafra, che si presenta al mattino con il Santuario e le caratteristiche gravina Madonna della Scala, gravina di San Marco e la chiesa rupestre di Santa Marina. Divertente e suggestiva la sosta pranzo con visita guidata e degustazione di vini e prodotti tipici locali nella masseria “Amastuola”.

Dalla gravina tarantina alla Città delle Ceramiche: il pomeriggio è dedicato alla città di Grottaglie e non si poteva che iniziare dalle botteghe dei ceramografi locali. Sempre affascinante vedere plasmare la terracotta che diventa poi un elemento di oggettistica tra i più preziosi che la Puglia possa offrire.

Tornando a Mottola, la cena si sviluppa all’insegna di un’altra arte: la preparazione delle carni alla brace. Siamo nella trattoria-braceria “Al Centurione” e qui si adotta il tipico modo pugliese di cuocere salsiccia, spiedini, fegatini e bombette: al fornello. Cioè, uno spiedo poggiato alle pareti di un forno a legna. Davvero eccezionale.

Giorno 4. L’ultima tappa è davvero il dulcis in fundo. Il capoluogo di questa variegata e ricca provincia si presenta con il suo vestito migliore. La città di Taranto al mattino ci racconta la sua storia, le sue origini, i suoi gioielli di un passato glorioso bagnato dai fasti della Capitale antica della Magna Grecia grazie ad una visita al MarTA: il Museo nazionale Archeologico. Nelle sale di questo scrigno, un percorso spazio-temporale unico per il Sud Italia che custodisce due realtà senza eguali. Si tratta degli “Ori di Taranto”, una collezione di preziosi dal valore davvero inestimabile. Così come inestimabile è l’importanza della “Tomba dell’Atleta di Taranto”: un sarcofago adornato di anfore panatenaiche che conserva le spoglie pressoché intatte di un atleta antico che, dalle epigrafi raffigurate, riconduce ad un primatista e ad un campione sportivo vincitore di molte competizioni. Dopo il museo, basta ammirare il lungomare, attraversare il Ponte Girevole e si arriva nella Città Vecchia. Attraversando la centrale via Duomo, tra le caratteristiche palazzine basse e animate di folklore, si arriva alla maestosa cattedrale di San Cataldo, patrono della città. L’appetito che le escursioni del mattino hanno generato viene ottimamente appagato dai piatti a base di pesce e frutti di mare preparati dalla trattoria “Ristoro Basile-Luzzi”, che si trova alle spalle del grande parco cittadino, la cosiddetta Villa Peripato. In questo ristorante tra crudo e cotto di mare, il gusto dei prodotti del golfo di Taranto raggiunge vette molto alte.

E proprio parlando della risorsa principale tarantina, nel pomeriggio si va alla scoperta del mar Piccolo, uno degli specchi d’acqua di quella che è definita “la città dei due mari”. Concludiamo in bellezza, tornando nei vicoli della città vecchia ascoltando le storie, gli aneddoti, osservando la vita colorata e coinvolgente del borgo antico cittadino.

TUTTO IN POCHI CHILOMETRI. Quattro giorni intensi, pregni di bellezza, i cui ricordi si affollano mentre si preparano le valigie all’interno delle camere di “Villa Natia” di Mottola che ha ospitato i partecipanti al press tour. Un ultimo e gustoso gelato artigianale de “La Cremeria” di Mottola e si è pronti per ritornare in Basilicata.

Una volta a casa si ripercorre l’itinerario ottimamente organizzato dai professionisti del turismo, con la consapevolezza di avere alla portata, a solo pochi chilometri, un territorio che regala emozioni, natura, cultura e sapori. Un’esperienza da ripetere e da proporre, basta comporre il numero telefonico 099.8867640 o cliccare alla pagina internet www.facebook.com/InfopointMottola/ per avere tutte le informazioni.

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